palazzina
IT
La prima proposta di riforma dell’edificio preottocentesco venne redatta dall’architetto statunitense Frank Lloyd Wright, da cui Angelo Masieri si stava recando quando muore nel tragico incidente d’auto. Angelo Masieri e la moglie erano infatti in visita presso il celebre architetto proprio per commissionare a Wright il progetto della propria dimora sul Canal Grande a Venezia. A seguito della prematura scomparsa di Angelo, la famiglia decise di dare comunque seguito alle volontà del loro congiunto incaricando l’architetto statunitense della costruzione, non di una casa ma di un Memoriale in nome di Angelo Masieri.
Il progetto di Frank Lloyd Wright venne mostrato per la prima volta il 27 maggio del 1953 all’inaugurazione della mostra su Wright allestita all’American Academy of Arts and Letters di New York. A seguito della pubblicazione del progetto, il Masieri Memorial fu oggetto di critiche da parte di esponenti del circuito culturale dell’epoca che ritenevano inopportuno erigere nuove costruzioni all’interno del tessuto storico di Venezia.
Il progetto di Wright per il Masieri Memorial venne ufficialmente respinto dalla Municipalità di Venezia il 18 Novembre 1955.
Nel 1962 la Fondazione Masieri incaricò Valeriano Pastor della redazione di un nuovo progetto.
Nel 1968 venne dato incarico a Carlo Scarpa con il preciso mandato di ridisegnare l’interno della Palazzina mantenendo la facciata esterna dell’edificio. Scarpa elaborò tre proposte di cui l’ultima ottenne l’approvazione da parte del Consiglio Comunale nel settembre del 1972. L’edificio disegnato da Scarpa venne completato nel marzo del 1983.
Dal termine dei lavori di restauro al 1996 la Fondazione Masieri fu centro attivo di produzione culturale nel campo dell’architettura. All’attività espositiva, con la Galleria d’Architettura, fu affiancata a quella editoriale. La Fondazione fu sede della redazione della rivista il “Giornale” denominato poi “Phalaris”, primo bimensile italiano di settore ad affiancare rubriche di attualità, politica, arte, costume e teatro ai progetti di architettura. L’impegno come centro culturale abbracciò anche servizi di consulenza nell’organizzazione di convegni e concorsi attinenti la progettazione architettonica e la costruzione. Durante questo periodo presso la Palazzina Masieri ebbero luogo importanti esposizioni, incontri e dibattiti sull’architettura.
Fra le mostre monografiche si ricordano quelle sui lavori di Ignazio Gardella, Carlo Aymonino, Gino Valle, Tadao Ando, Raphael Moneo, Giorgio Grassi, Ernesto Nathan Rogers, Aldo Rossi, Guido Canella, Frank Gehry.
Negli stessi anni l’attività della Fondazione permise l’istituzione di un centro di documentazione sull’architettura, con la costruzione di un archivio, destinato a raccogliere, conservare, catalogare e rendere fruibile al pubblico lo studio di materiali di progetti contemporanei, soprattutto riguardanti la città di Venezia. L’attività di tale centro documentale non ha mai cessato di esistere e continua con l’Archivio Progetti dell’Università IUAV di Venezia. In generale, la Fondazione fu in quel periodo un centro di eccellenza della produzione culturale della città di Venezia a livello internazionale e nazionale.
L’attuale Consiglio di Amministrazione della Fondazione Masieri ha deciso di riattivare il ruolo della Palazzina Masieri come centro di eccellenza nella produzione culturale nazionale e internazionale. Inoltre, per la prima volta, si vuole dare seguito alle disposizioni testamentarie e attivare l’istituzione di una piccola foresteria a servizio di studiosi, provenienti da tutto il mondo, interessati a vivere un’esperienza di lavoro e ricerca in un luogo unico.
La Palazzina Masieri non è soltanto un luogo di eccezionale bellezza, patrimonio moderno inserito all’interno del tessuto storico della città di Venezia, ma è anche un progetto interessante per la sua storia, che mette a confronto due Maestri indiscussi del panorama architettonico del XX secolo: Frank Lloyd Wright e Carlo Scarpa.
EN
The first proposal for redesigning the pre-nineteenth-century building was developed by the American architect Frank Lloyd Wright, to whom the young architect was going when he had the tragic car accident. Masieri and his wife would see Wright commission him the project for their residence on the Venice Grand Canal. Following Angelo's untimely death, the family agreed to ask the American architect to design a Memorial in Angelo Masieri's name instead of the building that was supposed to be his Venetian residence. The basic idea was to provide Venice with a facility to accommodate about ten deserving young students in the middle of their architecture studies at the Istituto Universitario di Architettura di Venezia.
Frank Lloyd Wright's project was first presented during an exhibition on Wright at the American Academy of Arts and Letters in New York on 27 May 1953. After the project's publication, the Masieri Memorial was severely criticized by exponents of the cultural circuit of the time due to the inconvenience of a new building within the historical fabric of Venice.
The Project Wright developed for the Masieri Memorial was officially rejected by the Municipality of Venice on 18 November 1955.
1962, the Masieri Foundation entrusted Valeriano Pastor with developing a new project.
Thus, the Masieri Memorial was blocked up to 1968 when Carlo Scarpa was entrusted with the precise task of redesigning the internal spaces of the building while preserving its external appearance. Among the three proposals developed by Scarpa, the last one was approved by the Town Council in September 1972. The building designed by Scarpa was completed in March 1983.
From the end of the restoration works to 1996, the Masieri Foundation acted as a breeding ground for cultural production in the architecture field. It became home for exhibition activities through the Architecture Gallery, as well as for publishing activities. The editorial office of the review Giornale- subsequently called Phalaris - was based in the Foundation building, and it was the first fortnightly specialist review combining columns regarding current news, politics, art, custom, theater, and architecture projects. The cultural center activity also involved advice related to the organization of conferences and competitions concerning architectural design and construction. Over those years, essential exhibitions, meetings, and debates on architecture were held in the Masieri building.
Remarkable exhibitions were, for instance, those regarding the works of Gardella, Carlo Aymonino, Gino Valle, Tadao Ando, Raphael Moneo, Giorgio Grassi, Ernesto Nathan Rogers, Aldo Rossi, Guido Canella and Frank Gehry.
Over the same years, the Foundation activity embraced the creation of a center for architectural documents and papers involving the realization of archives required to collect, preserve, and catalog documentation related to contemporary projects, especially regarding the town of Venice, while making them available to the public. Such a center never ceased its activity, which continues through the Archivio Progetti of the Università IUAV di Venezia. In general, the Foundation was at that time a center of excellence in terms of Venice's cultural production both at an international and national level.